L'International Tree Climbing Championship (ITCC), precedentemente denominato ISA Tree Trimmer's Jamboree, nacque nel 1975 da un'idea del californiano Dick Alvarez, di Atascadero, USA.

Alvarez propose una serie di eventi, all'interno della propria azienda, denominati "Arbor Tree Surgery", con l'intento di consolidare le competenze che dovevano servire ad un tree climber, dotato di niente più che una corda, per soccorrere un collega rimasto bloccato, per un qualsiasi motivo, su un albero.

La competizione crebbe quando Alvarez invitò anche altre aziende a partecipare al suo annuale incontro. Alla fine divenne un evento patrocinato dalla locale associazione di arboricoltura e piacque ai membri ISA Bailey Hudson, (City Forester, City of Santa Maria, CA) e Don Blair, (Presidente della Sierra Moreno Mercantile Co). Entrambi aiuteranno Alvarez nell'organizzazione dell'evento in occasione dell'ISA Annual Field Day.

Il Consiglio di Amministrazione dell'ISA approvò il primo ISA Jamboree, che si tenne in occasione della conferenza di St Louis, nel Missouri, nell'agosto del 1976.

A quel tempo, ogni chapter poteva inviare un gruppo di soli due concorrenti per le prove di: lavoro, recupero del ferito, lancio della corda e footlock o body trust. I partecipanti avevano la possibilità di eseguire sia la prova di footlock sia quella di body trust a condizione che si scegliesse quale delle due prove considerare ai fini del punteggio. Solo pochi concorrenti preferirono il footlock come tecnica di arrampicata.

Tom Gosnell di Santa Barbara, in California, fu il primo campione del mondo dell'ITCC.

Tra il 1987 e il 1988, il Jamboree fu interrotto a causa della mancanza di copertura assicurativa. Il Consiglio di Amministrazione dell'ISA, riconoscendo il valore educativo della manifestazione, istituì una commissione di lavoro per affrontare il problema. Dopo due anni di ricerche e negoziati, si riuscì ad avere un programma di assicurazione per rilanciare il Jamboree presso l'ISA Annual Conference & Trade Show.

Nel mese di agosto, del 1989, presso il Morton Arboretum, si tenne una nuova edizione del campionato, edizione che vide la modifica del regolamento: i climber dovevano, in qualsiasi momento della gara, essere in sicurezza. Proprio per la mancanza di un sistema di protezione da caduta valido, la prova del footlock fu eliminata dal programma delle gare.

Nel corso della stessa edizione Randy Haupe, del West Chapter, presentò il sistema del nodo Prusik, realizzato con un anello di corda, a Sam Noonan allora Consulente Speciale del Jamboree nonché due volte campione dell'ISA Jamboree.
Il sistema del Prusik con anello, realizzato con uno spezzone di corda i cui capi sono uniti tra loro con un nodo “doppio inglese”, fu utilizzato da R. Haupe per assicurarsi alla corda di risalita proprio nel footlock. Noonam, colpito dall'idea di tale sistema, consentì ai climber di salire in pianta con la tecnica del footlock nella prova di lavoro, a condizione che utilizzassero il sistema del nodo Prusik.

Nel 1991, venne reintrodotta la prova di footlock, con il nome di secured footlock event, e divenne prova obbligatoria. Tutti i partecipanti dovettero adottare il sistema introdotto da Randy Haupe due anni prima.

Come risultato della rinnovata attività, fu nominato un comitato per la stesura di un regolamento formale, e la produzione di un video di formazione, per standardizzare l'ISA Jamborees.

I primi rappresentanti dell'European Chapter vennero iscritti all'edizione del 1994, presso la Conferenza annuale ad Halifax, Nova Scotia. I metodi di arrampicata europei, che si erano sviluppati sotto l'influenza dell'arrampicata su roccia, differivano dalle pratiche nord americane. I giudici, ispezionando attrezzi e nodi, si ritrovarono di fronte a cose che non conoscevano. La conseguenza fu che molti europei non furono autorizzati a utilizzare la treccia valdostana, un nodo di frizione, comunemente utilizzato nel Vecchio Continente, che oggi è comunemente utilizzato in tutto il mondo.

Nel 1995, dopo aver partecipato al Congresso Europeo del 1994, svoltosi a Versailles, in Francia, il Presidente ISA, Ken Meyer, chiese alla commissione del Jamboree di rivedere le politiche e le norme per "internazionalizzare" e migliorare il valore educativo e di intrattenimento della competizione. Era chiaro che il Jamboree era popolare e l'interesse per la manifestazione aveva valicato i confini internazionali.

Nella primavera del 1996, un team di volontari ISA, tra cui il tre volte ISA Jamboree Champion, Ken Palmer, e il presidente del Jamboree, Herschel Hale, si riunirono per sviluppare e testare una serie di modifiche ispirate dalla partecipazione di Palmer a diversi campionati europei. Tre nuovi eventi emersero a seguito dell'ibridazione tra europei e nordamericani. Il body trust si trasformò in speed climbing assicurato, il lancio della corda divenne il lancio del sagolino e, infine, il footlock divenne il secured footlock. Venne anche introdottto il Masters' Challenge, un ultimo turno di campionato, a cui sono ammessi solo i primi cinque concorrenti che hanno accumulato il più alto punteggio totale. Il nuovo formato fu introdotto all'ISA Annual Conference & Trade Show a Cleveland, Ohio, nel 1996. Frederick Mathias, Francia, presidente del Campionato Europeo di Tree Climbing, aggiunse un'atmosfera internazionale fornendo commenti in italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco. Il vincitore del primo Masters' Challenge fu Rip Tompkins del New England Chapter.

Nel 1999, nel 75° anniversario, alla Conferenza annuale ISA & Trade Show tenutosi a Stamford, Connecticut, Bernd Strasser, Germania, divenne il primo membro non-US a vincere il Masters' Challenge.

I Campionati ISA di Tree Climbing sono ora ospitati in 20 paesi e riuniscono i migliori tree climber del pianeta.

Ai campionati del 2001, a Milwaukee nel Wisconsin, la tedesca Christine Engel è diventata la prima Campionessa del mondo della divisione femminile.

L'ITCC è, attualmente, in una fase di forte espansione, con più di 1000 concorrenti partecipanti in oltre 50 competizioni locali. Lo scopo della manifestazione è, oggi, anche quello di promuovere le pratiche di lavoro sicuro, con dimostrazioni di attrezzature e tecniche innovative alla ricerca di un maggiore riconoscimento da parte dell'industria di settore.

L'ITCC ha reinventato i metodi per arrampicare e aver cura degli alberi. I campionati sono riusciti a riunire utenti e costruttori, e il risultato è una esplosione di invenzioni e di prodotti appositamente studiati per il tree climbing. Le norme di sicurezza sul lavoro hanno beneficiato di queste innovazioni. Essa ha inoltre instillato un rispetto per il ruolo del tree climber e un forte desiderio di miglioramento degli arboricoltori.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - A. Borrone