campionatoI campionati di Tree Climbing sono una competizione derivata dalla tecnica utilizzata in arboricoltura per operare sugli alberi. La tecnica di lavoro fu introdotta, in Italia, nei primi anni '90, ed è dal 1995 che si tiene l'edizione italiana dei campionati.

I concorrenti devono cimentarsi in varie prove che tendono a simulare le diverse attività del lavoro sull'albero.

Le prove da superare sono:

  • la prova di lavoro; nella quale si simulano le fasi del normale lavoro di potatura
  • la risalita; la tecnica di risalita su corda che utilizza una speciale presa della corda tra i piedi. Letteralmente "blocco coi piedi"
  • l'arrampicata veloce; l'arrampicata veloce sui rami. Durante il lavoro in pianta si utilizza per la risalita in progressione alternando la longe con la corda di lavoro come sicurezze
  • il lancio del sagolino; un cordino con un pesino legato ad un'estremità, che serve per fissare la corda di risalita sulla chioma dell'albero
  • il recupero del ferito; i concorrenti devono salire in pianta e calare a terra un manichino simulando, il più realisticamente possibile, un vero e proprio salvataggio
  • il master, la gara finale in cui si simula un intervento, dalla A alla Z, di lavoro

I partecipanti si cimentano nelle varie prove, le gare di selezione, e solo i 4 concorrenti che totalizzano il punteggio più alto passano alla finale, il master.

Il concorrente che si dimostra più veloce, abile, preciso, ma anche elegante, innovativo e professionale, diventa il campione italiano di tree climbing e ugual cosa per la miglior concorrente.

Una parte importante del punteggio viene determinato dalla sicurezza, così che questa influisce notevolmente sul risultato finale.

Tutte le prove sono eseguite utilizzando i sistemi di sicurezza normalmente usati nel lavoro quotidiano:

  • imbraco con cosciali e longe (uno spezzone di corda regolabile)
  • corda di risalita/sicurezza
  • corda di lavoro
  • caschetto
  • guanti e occhiali di sicurezza

Tutto il materiale del concorrente è verificato prima dell'inizio delle gare ed è marchiato dai giudici addetti al controllo materiali. Solo il materiale autorizzato dai giudici potrà essere utilizzato nelle prove, pena la squalifica immediata.

Chiunque non rispetti lo standard di sicurezza o si metta in situazione di pericolo, viene immediatamente squalificato o penalizzato, a seconda della gravità della situazione.

Prova del lavoro

La prova del lavoro in pianta testa l’abilità del concorrente nel muoversi sull’albero. Si parte da un punto nella parte alta dell’albero. Al via il climber ancora la propria corda di lavoro e procede per un percorso libero che toccherà 5 stazioni. Ogni stazione è dotata di una campanella che deve essere suonata dal partecipante per poter "chiudere" la stazione stessa.

Prova del lavoroLe stazioni sono 5: del segaccio, dell'asta, lancio dei pesini, camminata sul ramo, discesa (stazione a terra).

Nella prima stazione il concorrente deve suonare la campanella col proprio segaccio, nella seconda con un'asta, predisposta in pianta. Nella terza stazione si devono lanciare due pesini e centrare un bersaglio a terra, nella quarta, il concorrente,dovrà camminare su un ramo senza che questo fletta eccessivamente. Nella quinta stazione, che ovviamente è l'ultima del percorso, il climber discende a terra cercando di atterrare, in piedi, in un bersaglio posizionato fuori dalla verticale di discesa.

Ad ogni stazione il concorrente è tenuto ad assicurarsi con la longe pena l'assegnazione di un malus.

La prova assegna punti sia per le qualità e le stazioni chiuse sia per il tempo impiegato. Delle penalità possono essere assegnate al concorrente che non esegue tutte le azioni richieste per ogni stazione o che arrampica in maniera scomposta e poco sicura, può però ricevere anche dei bonus per merito in sicurezza, stile, postura o creatività.

Recupero del feritoSalvataggio dell’uomo in pianta

Il salvataggio in pianta è un evento che testa l’abilità dei concorrenti nell’assistere un collega che si è ferito durante il lavoro in quota. Lo scopo della prova è di portare a terra il ferito ed affidarlo alle cure del personale medico. Il compagno, sostituito da un manichino è posizionato in pianta ad un’altezza di circa 10m. Il partecipante deve salire in pianta, attraverso la corda di risalita/sicurezza del compagno, ancorare la propria corda di lavoro, raggiungere il manichino e portarlo a terra il tutto nel modo più sicuro.

In questa prova è previsto solo un punteggio assegnato dai giudici di gara. Un tempo limite di 6 minuti è stato fissato per portare a termine la prova.

Prova del sagolinoLancio del Sagolino

Quella del lancio del sagolino è una prova che testa l'abilità di posizionare il filo da lancio, sagolino, per installare la corda di risalita/sicurezza. I giudici individuano due serie di obiettivi, di difficoltà crescente. L'obiettivo è la forcella che si forma dall'intersezione di due rami, più la forcella è stretta e in alto più sarà il suo valore in punti. Il concorrente ha a disposizione 6 minuti nei quali deve collocare il sagolino in 2 obbiettivi, uno per serie, e installare le corde di risalita/sicurezza. Il sagolino può essere manipolato, fatto dondolare, scavalcare rami, ma per essere un lancio valido i due capi devono toccare terra parallelamente senza che vi siano altri rami o ostacoli se non il ramo della forcella.

Prova di risalitaRisalita

La prova del footlock misura l'abilità del concorrente nel risalire la corda di risalita/sicurezza con la tecnica del footlock, e l'utilizzo di un nodo di frizione o di un dispositivo meccanico di risalita (quest'ultimo è valido solo per le gare del campionato italiano). Le altezze sono di 15 mt. per gli uomini e 13 mt. per le donne.

Arrampicata veloceArrampicata veloce

La prova di "speed climb" testa l'abilità del concorrente nell'arrampicata libera sino a circa 18 mt, dove è posta una campana. La sicurezza del concorrente, a differenza di tutte le altre prove, è garantita da una fune di ritenuta rinviata ad un punto posto in cima al percorso. La prova è cronometrata e il concorrente che suona la campana nel minor tempo vince.

 

Master

Master

La prova del Master è la più importante del Campionato.

I migliori 4 uomini e le migliori 2 donne, stabiliti dalle prove precedenti, si affrontano per il titolo di campione e campionessa nazionali.
Nel Master si giudica l'abilità del concorrente e la produttività. I concorrenti sono giudicati in base alla conoscenza e capacità di utilizzare le tecniche di arrampicata, l'uso delle attrezzature, lo stile nel movimento e la sicurezza.
Al segnale del capo cronometrista il concorrente entra nel campo di gara, posiziona il sagolino, installa la corda di risalita/sicurezza e sale fino al punto prescelto per l'ancoraggio della corda di lavoro. Terminato l'ancoraggio dovrà chiudere le stazioni, come per la prova del lavoro, scendere a terra e recuperare tutta l'attrezzatura installata in pianta. Solo quando tutto il materiale sarà stato recuperato i cronometristi bloccheranno il tempo. La prova è cronometrata, ma il Master non è una prova di velocità ma di abilità!

Un tempo massimo è stabilito prima dell'inizio delle gare.

I punti e i tempi, di tutte le prove, assegnati al concorrente sono calcolati in base alla media dei punteggi registrati da più giudici che assistono alla prova.

I giudici sono climber che, volontariamente, mettono a disposizione la propria esperienza professionale e quella maturata ai campionati nazionali e di altri paesi.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - A. Borrone