Le Ginkgo dell’Orto Botanico di Brera sono state adottate dalla Dendrotec srl di Monza in collaborazione con l’Orto Botanico di Brera dell’Università degli Studi di Milano.
L’iniziativa aderisce al progetto “adotta un albero” promossa dalla SIA (Società Italiana di Arboricoltura) e comporterà un programma di monitoraggio e cura della durata di tre anni.

Ginkgo maschio 1  Ginkgo femmina 1
Ginkgo maschio                          Ginkgo femmina

I due esemplari monumentali di Ginkgo biloba L. (un maschio e una femmina) sono radicati all’interno dell’Orto Botanico di Brera, giardino storico istituito nel 1774 da Maria Teresa d’Austria, situtato all’interno di Palazzo Brera.

Le Ginkgo, radicate l’una in prossimità dell’altra,  si ancorano al terreno tramite grossi cordoni. Presentano chiome vigorose, lievemente filate e sbilanciate, sottoposte nel corso degli anni a ripetuti e drastici interventi di potatura.
La Dendrotec ha iniziato a prendersi cura di questi due esemplari nel 2015.

L’esperienza maturata e l’uso di tecnologie all’avanguardia (dendrodensimetriche, tomografiche e prove di carico con Dynatim) permettono alla Dendrotec di valutare  le condizioni fisiologiche e di stabilità dell’albero in maniera assolutamente non invasiva, attraverso il metodo TSE (Tree Stability Evaluation). Il controllo visivo dell’albero viene effettuato nella fase iniziale mediante il VTA.

Il monitoraggio servirà a valutare e attuare gli interventi di potatura, effettuati in tree climbing, idonei ad avere il miglior rendimento fisiologico e l’armonia delle chiome. Nel corso del prossimo triennio verrà eseguito un approfondimento strumentale mediante indagine tomografica e resistografica alla base della Ginkgo femmina.

Ginkgo femmina  Ginkgo maschio
Ginkgo femmina                     Ginkgo maschio

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All’interno del parco dell’Osservatorio Astronomico di Brera - sede di Merate si trova un imponente esemplare di Cedro del Libano (Cedrus Libani) dall’età approssimativa di 170 anni. Il diametro del tronco a 1 metro da terra è di 2,04 metri, mentre la circonferenza del tronco ad 1 metro da terra è di 6,4 metri. L’altezza è circa  30 metri.
L’esemplare è stato gravemente danneggiato dalla tromba d’aria del 22 luglio 1999 ed è stato sottoposto ad un radicale intervento conservativo nell’autunno dello stesso anno grazie ai fondi M.U.R.S.T. Questo intervento, effettuato da Demetra, ha riguardato:

- l’asportazione controllata e minuziosa delle parti staccate, incastrate con la restante parte dell’albero;
- la potatura delle ramificazioni danneggiate con una totale resezione o rifilatura secondo la gravità del danno;
- la potatura di alleggerimento, contenimento e selezione delle ramificazioni eccessivamente esposte;
- il consolidamento di una grossa branca gravemente fessurata e applicazione di corde in polipropilene per il   consolidamento di branche patenti, torte o squilibrate.

Successivamente a questo intervento conservativo Demetra ha deciso di adottare il Cedro dell’Osservatorio intervenendo periodicamente per il controllo del consolidamento, la rimozione delle parti secche, l’analisi di stabilità per verificare anomalie e criticità, il progressivo alleggerimento della branca fessurata.

cedro osservatorio 4 rid cedro osservatorio 3 rid

La SIA, nelle persone dei suoi due soci Stefano Lorenzi e Vittorio Pagnoni, ha adottato un altro albero monumentale.

E' un'adozione che è operativa dal 2009 ed è stata confermata nel 2012 ed è il frutto dell'interessamento di tanti soggetti che hanno deciso di prendersi a cuore il mantenimento di questo tiglio europeo ultra secolare: il parroco di Casola don Valentino Picazio, il responsabile del Verde Pubblico del Comune di Caserta Guido Olivieri, il nostro socio Silvestro Acampora vero e proprio promotore di numerose adozioni sul territorio nazionale.

Demetra ha adottato il Platano Scopoli sito presso l'orto botanico di Pavia e la Jacaranda monumentale di Napoli.

Ecco alcune foto del platano (clicca qui per scaricare la scheda degli interventi)

platano scopoli   platano scopoli   platano scopoli 14 

 

Clicca qui per scaricare la scheda degli interventi della Jacaranda mimosifolia e guarda alcune foto 

jacaranda darwin 1   jacaranda darwin 9    jacaranda darwin 6

Il platano di Villa Necchi Campiglio è stato adottato dalla Dendrotec srl di Monza in collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano), gestore del bene.L’iniziativa aderisce al progetto “adotta un albero” promossa dalla SIA (Società Italiana di Arboricoltura) e comporterà un programma di monitoraggio e cura della durata di tre anni.platano

L’esemplare monumentale di Platanus acerifolia è radicato nel parco della Villa Necchi Campiglio, costruita nel cuore di Milano tra il 1932 e il 1935 dall’architetto Piero Portaluppi. 
Il platano si ancora al terreno con dei grossi cordoni, uno dei quali è fortemente danneggiato. Un vecchio taglio di una grossa branca del platano a 12 m d’altezza ha generato una ferita ricoperta da Phellinus punctatus, un temibile e aggressivo fungo agente di carie bianca. La Dendrotec, consulente da diversi anni del FAI, ha iniziato a prendersi cura di questo esemplare nel 2009.

adozione2

L’esperienza maturata e l’uso di tecnologie all’avanguardia (dendrodensimetriche, tomografiche e prove di carico con Dynatim) permettono alla Dendrotec di valutare  le condizioni fisiologiche e di stabilità dell’albero in maniera assolutamente non invasiva, attraverso il metodo TSE (Tree Stability Evaluation). Il controllo visivo dell’albero viene effettuato nella fase iniziale mediante il VTA.

Il monitoraggio servirà a valutare e attuare gli interventi di potatura, effettuati in tree climbing, idonei ad avere il miglior rendimento fisiologico e l’armonia delle forme  compatibili con un veteran tree.


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