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01-foglieUna corretta potatura è essenziale per lo sviluppo di un albero forte e bello. I giovani alberi che sono correttamente potati necessiteranno, in futuro, di minori interventi correttivi.

 

Ci sono poche e semplici regole da rispettare quando si vuole potare un giovane albero

  • Ogni taglio eseguito può cambiare la crescita dell’albero.
  • Prima di tagliare occorre pensare a come l’albero reagirà alla perdita di quel ramo.
  • Eseguire correttamente i tagli è essenziale. Tagli mal eseguiti possono provocare danni irreparabili e mettere a rischio l’albero. Occorre imparare dove e come tagliare prima di utilizzare forbici o segacci.
  • Gli alberi non possono cicatrizzare le ferite come facciamo noi. Per chiudere un taglio l’albero deve produrre nuovo legno che ricoprirà la ferita (compartimentazione). Il taglio rimarrà per sempre.
  • Piccoli tagli causano meno danni rispetto ai grossi tagli. Questo è il principale motivo per cui è meglio curare gli alberi fin da giovani; si potrà così correggere i difetti prima che diventino troppo seri.

Eseguire il taglio

Il punto dove si esegue il taglio è molto importante per non danneggiare l’albero e permettergli di compartimentare correttamente la ferita. Il taglio deve dove tagliareessere eseguito subito oltre il collare del ramo. Il collare del ramo è tutt’uno con il fusto: danneggiarlo significa impedire una corretta compartimentazione e danneggiare il fusto stesso. Per accorciare un ramo occorre eseguire il taglio all’altezza di un ramo secondario o di una gemma. I tagli eseguiti sull’internodo (o tra due gemme) possono causare la morte del ramo e la crescita di molti rametti disordinati e deboli.

Gli attrezzi per potare

forbici e troncaramiNo a cesoie e tosa siepiQuando si pota un albero è importante utilizzare gli attrezzi appropriati. Per la potatura di piccoli alberi i tagli possono essere eseguiti con forbici o piccoli segacci per potatura. L’utilizzo di attrezzi non specifici per l’arboricoltura possono causare danni e invalidare il lavoro svolto.

È importante utilizzare sempre attrezzi con lame pulite e ben affilate.

Selezionare la struttura dell’albero

L’impalcatura dell’albero deve essere stabilita in giovane età. La struttura selezionata dovrà sostenere l’intera chioma. Un giovane albero, se correttamente allevato, potrà diventare un grande albero sano e forte. L’obiettivo dell’allevamento è far sviluppare un fusto robusto con branche egualmente distribuite. La forza delle branche dipende dalla loro dimensione, dall’angolo dell’inserzione nel fusto e dallo spazio a loro disposizione. Ovviamente lo spazio a disposizione dell’intero albero è un fattore importantissimo per determinare la sua struttura. Pini, cedri e abeti hanno forme coniche con un fusto dritto e lungo quanto l’altezza dell’intero albero. Olmi, querce, pioppi hanno strutture più aperte e il fusto si divide in più branche. Altre specie hanno strutture specifiche a cui occorre pensare quando si selezionano i rami della struttura. Una corretta potatura deve tenere conto della struttura naturale e delle dimensioni che l’albero potrà raggiungere.

Sviluppo del fusto

albero prima della potaturaalero dopo la potatura

Molti alberi crescono con un singolo fusto dominante (ad esempio gli abeti e i ginkgo); è importante non tagliare mai la cima di questi alberi o permettere che si formino branche a crescita verticale in competizione con il fusto dominante. Qualche volta capita che l’albero formi, fin dalla base (colletto), due fusti in competizione tra loro per dominare l’uno sull’altro (fusti codominanti). La presenza di codominanze può comportare un serio rischio per la stabilità dell’albero e si deve intervenire al più presto rimuovendo uno dei due fusti. Nel periodo di allevamento del giovane albero, oltre a mantenere le brache che creeranno la struttura portante, è importante mantenere alcune branche secondarie dette branche temporanee. Le branche temporanee hanno lo scopo di proteggere il fusto dai raggi solari e da danni meccanici. Le branche temporanee non devono essere fatte crescere come le principali ma devono essere contenute nello sviluppo e rimosse quando terminano la loro funzione.

Selezione delle branche primarie

Distribuzione delle branche CORRETTA e SBAGLIATACome selezionare le branche dipende in buona parte dal ruolo dell’albero nel paesaggio e dalla specie. Se l’albero fa parte di un viale alberato è necessario selezionare le branche a partire da un’altezza di 4 metri e rimuovere tutte quelle al di sotto di questa quota; questo è necessario affinché la chioma non sia d’intralcio alla viabilità. In un parco, al contrario, non vi sono vincoli di quota e possono essere mantenute tutte le branche.

Inserzione con corteccia inclusaLa distribuzione delle branche deve essere eguale sia lungo il fusto sia radialmente attorno ad esso. Branche ben distanziate tra loro consentono una migliore distribuzione dei pesi e una forma più equilibrata. Molte specie hanno la caratteristica di sviluppare branche con un’inserzione molto stretta sul fusto. Questo tipo di inserzione comporta un difetto: la corteccia inclusa. I rami che presentano questo difetto devono essere eliminati al più presto.

Alberi appena piantati

Gli interventi di potatura, nel primo anno dopo la messa a dimora, si devono limitare alla rimozione di rami spezzati e tagli correttivi. Dal secondo anno in poi è possibile eseguire potature di selezione. La credenza secondo cui occorre potare gli alberi appena piantati, per compensare la perdita di radici dovuta alla zollatura, è errata. Gli alberi hanno bisogno delle loro foglie per produrre l’energia con cui sostenere l’apparato radicale. Le radici di alberi non potati nel primo anno crescono meglio e più velocemente.

Mastici e vernici cicatrizzanti

Gli alberi devono produrre legno per chiudere le ferite, di conseguenza, l'applicazione di mastici cicatrizzanti è inutile. Molte ricerche dimostrano che questa pratica è inefficace sia contro il decadimento del legno sia contro insetti e funghi.

 

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03-foglieLa potatura è uno dei più comuni interventi di cura dell’albero. Benché gli alberi in foresta crescano bene senza l’intervento dell’uomo, gli alberi in ambiente urbano richiedono un elevato livello di cura per garantirne la sicurezza e la bellezza. La potatura deve essere fatta conoscendo quale sarà la risposta dell’albero ad ogni singolo taglio. Potature mal eseguite possono causare gravi danni che minano la salute e riducono l’aspettativa di vita dell’albero.

Perché potare

Ogni taglio può cambiare la crescita dell’albero; nessuna branca o ramo deve essere rimossa senza motivo. Le ragioni più comuni per potare un albero sono: asportare branche o rami morti, rimuovere rami che sfregano tra loro, diradare parti della chioma con troppi rami ed eliminare i difetti della struttura. Si può potare un albero anche per aumentare la luminosità all’interno della chioma e per renderla più trasparente al vento. In molti casi, gli alberi adulti, sono potati con lo scopo di correggerne la crescita o prevenire lo sviluppo di difetti. Le potature di sfoltimento non migliorano la salute dell’albero. Gli alberi producono folte chiome per produrre i carboidrati che utilizzano come energia per crescere e svilupparsi. Rimuovere le foglie con la potatura significa ridurre la crescita e le scorte energetiche. Potature drastiche possono mettere in serio pericolo la salute dell’albero. Per consentire la convivenza uomo-albero, negli ambienti urbani, a volte, è necessario intervenire sull’albero. Gli ambienti cittadini non sono come le foreste, i boschi o i frutteti. La sicurezza deve essere al primo posto nella lista delle priorità. Potature appropriate, fatte rispettando la biologia dell’albero, mantengono l’albero in buona salute, ne garantiscono una corretta crescita e aumentano il valore estetico ed economico.

Quando potare

La rimozione di rami esili, danneggiati o secchi può essere eseguita in qualsiasi momento dell’anno con scarse ripercussioni sull’albero. In generale la chiusura delle ferite è più veloce nel periodo primaverile quando l’albero è in grado di produrre molti nuovi tessuti. La potatura, quindi, va fatta appena prima del risveglio vegetativo. Alcuni alberi, come aceri e betulle, tendono a “piangere” se potati all’inizio della primavera. Può essere sgradevole ma è di poca importanza per l’albero. Alcuni funghi possono insediarsi nella struttura attraverso le ferite causate dalla potatura; gli alberi più sensibili non devono essere potati durante i periodi di alta concentrazione di spore nell’aria (autunno). Le potature drastiche, eseguite subito dopo la crescita primaverile, dovrebbero essere evitate. All’inizio della prima-

vera gli alberi spendono una grande quantità di energia per produrre germogli e fogliame. Rimuovere una grande percentuale di fogliame, in quel momento, può affaticare ulteriormente l’albero.

Eseguire correttamente i tagli

I tagli durante la potatura devono essere fatti rispettando il collare del ramo. Il collare contiene i tessuti del fusto o della branca genitrice e non deve essere danneggiato o rimosso. La natura ci insegna che un ramo o branca morti si staccano spontaneamente in corrispondenza del collare, per cui il ramo, vivo o morto che sia, deve essere tagliato subito dopo il collare. Il collare non deve essere rimosso o danneggiato. Per rimuovere grosse branche bisogna prima ridurne il peso. A circa 30 cm dall’inserzione fare un taglio dal basso verso l’alto (1) poi farne un altro dall’alto verso il basso (2) ed infine rimuovere il moncone rimasto (3). Questa tecnica riduce la possibilità di danneggiare il fusto o la branca genitrice.

Fasi del taglio di un ramo

Tipi di potature

Potatura di rimonda: per eliminare rami morti o che stanno morendo, in eccesso, mal inseriti o con scarsa vigoria.
Potatura di alleggerimento: per aumentare la luminosità all’interno della chioma, ridurre la forza d’impatto del vento, diminuire il peso delle branche e conservare la forma naturale dell’albero. Spalcatura: per eliminare i rami più bassi che possono essere d’intralcio a veicoli e passanti e ostruire la vista.
Potatura di riduzione: per contenere lo sviluppo verticale e laterale e per impedire che i rami possano raggiungere le linee elettriche. Per questo tipo di potatura è bene eseguire, sempre, tagli di ritorno, ossia, subito oltre un ramo secondario di adeguate dimensioni. Questa tecnica, a differenza della capitozzatura e della speronatura, consente di mantenere integra la struttura e la forma dell’albero.

Tipi di potatura

Quanto potare

La quantità di legno vivo da rimuovere dipende dalle dimensioni, dall’età e dalla specie dell’albero. Gli alberi più vecchi sono più sensibili alle potature rispetto a quelli più giovani. Un importante principio è che gli alberi sono in grado di sopportare meglio i piccoli tagli, piuttosto che quelli di maggiori dimensioni. Un errore comune è quello di rimuovere il fogliame interno e i piccoli rami. È importante mantenere una distribuzione uniforme del fogliame lungo le branche di grandi dimensioni e nella parte inferiore della chioma. Rimuovere molto fogliame significa ridurre drasticamente la capacità di produrre sostanze energetiche vitali per l’albero. Gli alberi adulti richiedono leggeri interventi di potatura. Una regola largamente condivisa è quella di non rimuovere più di un terzo del fogliame. Un albero adulto potrebbe non essere in grado di sostenere una severa potatura. Tagli di grosso diametro potrebbero non essere chiusi dal legno del collare. I vecchi alberi hanno ancora meno energie a disposizione per la chiusura delle ferite; normalmente gli interventi si limitano all’eliminazione delle parti morte.

I mastici cicatrizzanti

I mastici vengono utilizzati per difendere l’albero da spore fungine, insetti e per impedire la degradazione del legno. Diverse ricerche hanno dimostrato l’inefficacia dei mastici. Molti esperti raccomandano di non utilizzare questi prodotti. Se, tuttavia, è necessario utilizzarli per motivi estetici si raccomanda di utilizzare sostanze non tossiche.

Affidarsi ad un arboricoltore

Il lavoro di potatura di un albero adulto può essere molto pericoloso. Se per eseguire il lavoro richiesto è necessario sollevarsi da terra la miglior cosa da fare è chiamare un arboricoltore professionista. Solo un arboricoltore qualificato è in grado di determinare e valutare i rischi ed attuare tutte le procedure necessarie per lavorare in sicurezza.
Ci sono diversi modi per assicurarsi di avere scelto un arboricoltore qualificato:

  • è socio di un’organizzazione professionale come l’International Society of Arboriculture o la Società Italiana di Arboricoltura;
  • è un Certified Arborist o un European Tree Worker e possiede buone referenze (non esitate a verificare).

Diffidate degli arboricoltori che:

  • propongono capitozzature, speronature o severe riduzioni della chioma; un bravo arboricoltore sa che sono pratiche errate e dannose;
  • utilizzano i ramponi per arrampicare sugli alberi da potare; i ramponi danneggiano gravemente l’albero e si devono utilizzare, esclusivamente, su alberi da abbattere.

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04-foglieGli alberi sono capaci di “autopotatura”, dispongono infatti di meccanismi e strutture proprie in grado di isolare i rami ormai inutili, bloccando possibili invasioni di agenti patogeni provenienti dalle infezioni del legno morto.

Le difese naturali dell’albero

dove tagliareLa potatura dell’albero dovrebbe interessare, esclusivamente, rami secchi o malati e rami vivi (con diametro non superiore a 10 cm) quando occorre diradare, alleggerire o contenere la chioma. Quando si recide un ramo, vivo o morto che sia, è importante rispettare le strutture biologiche che l’albero ha creato e che sono le barriere naturali con cui esso può difendersi dalle aggressioni degli agenti patogeni. Queste barriere sono contenute nella zona del collare del ramo. Il collare è facilmente individuabile nel punto in cui il ramo (o branca) si inserisce nel ramo (o nella branca) genitore o nel fusto. In questo punto è visibile un rigonfiamento, a volte molto piccolo, che permette di individuare la linea di taglio del ramo. La linea di taglio potrà leggermente modificarsi nel caso di rami già morti, perché l’albero ha già iniziato a produrre il callo di cicatrizzazione.

Le tre fasi del taglio

Quando si asporta un ramo, oltre a non danneggiare il collare, occorre prestare la massima attenzione per evitare pericolose “scosciature” che espongono i tessuti interni del fusto o della branca su cui si inserisce il ramo. L’asportazione di un ramo, a maggior ragione se di grosso diametro, avviene in tre fasi che corrispondono a tre distinti tagli:

Prima fase del taglio04-fasi_di_taglio_2terza fase del taglio

1° fase - ad una distanza opportuna, a seconda del diametro del ramo, si esegue un taglio, dal basso verso l’alto, per circa un terzo del diametro. Questo primo taglio ha lo scopo di interrompere le fibre del legno ed evitare la scosciatura.

2° fase - dall’alto verso il basso, qualche centimetro oltre il primo taglio, si taglia completamente il ramo da asportare.

3° fase - Con quest’ultimo taglio si rimuove il moncone del ramo lasciando intatto il collare.

Gli attrezzi per la potatura degli alberi

I tagli devono essere eseguiti con attrezzi idonei e ben affilati così da eseguire tagli netti e precisi. Gli attrezzi da utilizzare sono:

  • forbici da potatura - per recidere piccoli rami con diametro inferiore al centimetro
  • segacci a mano o montati su aste - per asportare rami con diametri compresi tra 1 cm 10-15 cm
  • motoseghe - quando il ramo da asportare è di grandi dimensioni o il legno dell’albero è particolarmente duro.

L’utilizzo di troncarami è sconsigliato perché danneggia il collare e non consente un taglio preciso. Forbici per siepi, tosa siepi a motore, motoseghe montate su aste ed altre attrezzature non progettate per la potatura degli alberi non sono attrezzi idonei perché non consentono tagli precisi e lasciano ferite difficilmente rimarginabili. Inoltre non è possibile determinare la linea di taglio così che, inevitabilmente, si danneggia il collare o si è costretti a lasciare un moncone.

La cicatrizzazione delle ferite

Una volta asportato il ramo inizia il processo di cicatrizzazione, meglio sarebbe dire di compartimentazione, dei tessuti vivi interni esposti agli agenti patogeni (principalmente funghi). Anno dopo anno, a seconda del diametro del ramo asportato, l’albero tenterà di richiudere la ferita. Nel caso di tagli eseguiti correttamente i tessuti di cicatrizzazione si formeranno lungo tutta la circonferenza del taglio e ciò consentirà la chiusura completa dalla ferita. In caso di tagli mal eseguiti i tessuti non riusciranno a formarsi uniformemente e la ferita sarà chiusa in tempi molto più lunghi o, addirittura, non potrà essere chiusa.

Calli di cicatrizzazione

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05-foglie

Gli alberi donano significativi benefici a noi e alle nostre città ma un albero o una grossa branca possono cadere e ferire qualcuno o danneggiare cose e beni. Prendersi cura degli alberi rende la tua proprietà più sicura e allunga la vita degli alberi stessi.

Gli alberi sono una parte importante del mondo. Essi offrono una grande varietà di benefici all’ambiente e sono incredibilmente belli. A volte, però, gli alberi possono essere pericolosi. L’albero o parti di esso possono cadere e causare seri danni a persone e cose; un albero che presenta dei difetti importanti è da considerarsi pericoloso. La cura e la sicurezza dell’albero sono sempre a carico del proprietario. Questa brochure aiuta ad individuare i più comuni difetti associati agli alberi pericolosi. In ogni caso, la valutazione della propensione al cedimento di un albero è compito di un arboricoltore professionista.

Alberi pericolosi e linee elettriche

Gli alberi o le branche che cadono sulle linee elettriche hanno conseguenze che vanno ben oltre il danno a persone e cose. L’interruzione delle linee elettriche si ripercuote su tutte le abitazioni, le industrie e i servizi ad esse collegate. Un albero che rischia di cadere su una linea elettrica è un albero davvero pericoloso!

Lista dei pericoli

Pensate agli alberi che conoscete e rispondete a queste domande.

  • Ci sono grosse branche secche?
  • Ci sono rami spezzati sospesi nella chioma?
  • Il fusto ha cavità o ferite?
  • Ci sono funghi alla base del fusto?
  • Ci sono crepe o fenditure sul fusto o sulle branche?
  • Recentemente si sono spezzate branche o grossi rami?
  • In passato sono caduti alberi nelle immediate vicinanze?
  • Il fusto è troppo esile rispetto alla chioma?
  • Ci sono branche che partono da uno stesso punto del fusto?
  • L’apparato radicale è stato danneggiato da scavi o coperto da pavimentazioni?
  • Lo spazio vitale dell’albero ha subito cambiamenti dovuti a lavori edili?
  • Le foglie sono seccate o hanno cambiato colore prematuramente?
  • Sono stati abbattuti alberi nelle vicinanze?
  • L’albero è stato cimato o fortemente potato?

Difetti e danni

Esempi di difetti e rischi presenti negli alberi in zone urbane

  1. Ricrescita­ disordinata di rami su tagli mal eseguiti
  2. Rami troppo vicini a linee elettriche aeree
  3. Rami, spezzati o parzialmente attaccati, sospesi nella chioma
  4. Cavità esposte nel fusto o nelle branche
  5. Branche morte o che stanno morendo
  6. Più branche inserite in uno stesso punto del fusto
  7. Lesioni o tagli non rimarginate
  8. Recenti cambiamenti del suolo: riporti di terra, scavi, o nuove costruzioni

Alberi in zone ruraliEsempi di difetti e rischi presenti negli alberi in zone rurali

  1. Recenti opere edili o abbattimenti
  2. Alberi caduti
  3. Alberi inclinati verso abitazioni o luoghi frequentati
  4. Fusti o branche codominanti
  5. Aree molto umide con suoli poco profondi

Gestire gli alberi pericolosi

Uno di questi interventi potrebbe aumentare la sicurezza dei vostri alberi. È possibile ridurre i rischi di un albero pericoloso in molti modi. Un arboricoltore può suggerire una o più soluzioni:

  • Rimuovere una branca. Un simile intervento, mal eseguito, potrebbe causare ancora più danni, per cui deve essere sempre eseguito da un arboricoltore esperto.
  • Ancoraggi e consolidamenti. È possibile installare cavi per sostenere il peso di una grossa branca ed evitare che si spezzi.
  • Eseguire interventi di cura. Gli alberi necessitano di acqua, fertilizzanti (in certi casi), pacciamature e potature a seconda della specie e dell’età.
  • Abbattimento. Per alcuni alberi non c’è altra soluzione se non l’abbattimento. Se possibile piantate un nuovo albero in un luogo appropriato, per sostituire quello rimosso.
  • Rimuovere il bersaglio. Di certo non possiamo spostare una casa o una linea elettrica ma potremmo spostare tavoli da giardino, macchine, giochi per bambini e potremmo anche limitare l’area a rischio.

Qualità e professionalità per la cura dei vostri alberi

Gli alberi sono un bene per noi e per l’intera comunità e meritano di essere curati nel miglior modo possibile. Se hai risposto “sì” a qualche domanda della “Lista dei pericoli” contatta un arboricoltore qualificato.

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06-foglieTutti sanno che gli alberi e tutte le altre piante hanno un valore estetico ma pochi sanno che, oltre ad abbellire l’ambiente e il paesaggio, le piante purificano l’aria, agiscono come barriere acustiche e visive, producono ossigeno, riducono l’anidride carbonica, catturano polveri, particolati e PM10 e ci aiutano a risparmiare energia grazie al potere rinfrescante in estate ed alla protezione dai freddi venti in inverno.

Pochi, tuttavia, sanno che le piante hanno anche un valore economico che può essere calcolato da professionisti competenti.
La perdita di un albero o di un arbusto può corrispondere ad una perdita economica della tua proprietà oppure, se si tratta di verde pubblico, ad una perdita di valore per l’intera comunità.

Progettare per avere il più alto valore

Un arboricoltore professionista può aiutarti nel progettare, sviluppare, mettere a dimora e avere cura dei tuoi alberi, così che ognuno di essi possa esprimere tutte le sue potenzialità estetiche e dare il massimo dei benefici. Così facendo l’albero assumerà il massimo valore economico che, a sua volta, si rifletterà sulla tua proprietà.

Come sono valutati i tuoi alberi

Gli alberi vengono valutati, principalmente, per la specie, le dimensioni, la vitalità, lo stato di salute e la stabilità. Alberi ben curati valgono certamente più di alberi mal gestiti o eccessivamente potati. La valutazione di un albero dipende anche dalla sua posizione e dalle funzioni che esso svolge. Un albero bello che protegge la casa dal sole estivo è certamente meglio valutato di un albero che non assolve a questa funzione. Arboricoltori e agronomi sono in grado di determinare il valore degli alberi. Esistono molti metodi di valutazione ma tutti necessitano di un’attenta e scrupolosa perizia.

benefici degli alberi

Cosa fare se i tuoi alberi subiscono dei danni

Una perdita accidentale è definita come “...una perdita derivante da un evento identificabile di improvvisa, inaspettata o inusuale natura...”. Questa definizione può includere eventi quali incidenti automobilistici, tempeste, inondazioni, fulmini, vandalismo o anche l’inquinamento dell’aria e del suolo. Sono molti gli eventi che possono compromettere il valore di un albero o addirittura determinarne la perdita. Ci sono eventi naturali come forti venti o trombe d’aria, forti nevicate o fulmini; altri eventi sono, invece, di origine non naturale come, ad esempio, l’inquinamento dell’aria, dell’acqua o del suolo, gli urti di autoveicoli, gli scavi o il compattamento del suolo per il passaggio di veicoli. Subito dopo un evento dannoso è bene consultare e far valutare l’entità del danno ad un arboricoltore esperto, che saprà rispondere alle tue domande ed eseguire gli interventi necessari a contenere gli effetti conseguenti al danno. Un arboricoltore professionista può accorgersi di ulteriori danni che a te sono sfuggiti o a cui non hai dato la giusta importanza, può valutare gli effetti futuri del danno e può anche valutare il danno subito dall’albero in termini economici. Inoltre, potrà indicarti gli interventi che è meglio eseguire subito e fare una pianificazione degli interventi futuri.

Fattori nella valutazione economica degli alberi

  • Dimensione. I grandi alberi o alberi molto vecchi sono valutati in modo differente perché non possono essere sostituiti con altri delle stesse dimensioni o della stessa età, per questo hanno un valore, in proporzione, molto maggiore di alberi della stessa specie ma di dimensioni o età inferiori.
  • Specie o classificazione. Gli alberi robusti, longevi, altamente adattabili e senza particolari difetti sono più preziosi. Essi richiedono meno manutenzione; hanno branche robuste e ben formate e una chioma bella e armoniosa. Alcune specie, per le loro caratteristiche intrinseche e per la limitata diffusione, possono avere un valore economico diverso e maggiore di altre specie considerate più comuni.
  • Condizione. Un albero sano e ben curato ha certamente maggiore valore rispetto ad un albero malato, poco curato o abbandonato. Le condizioni fitosanitarie di radici, fusto, branche e rami sono un elemento determinante nella valutazione economica.
  • Posizione. La posizione di un albero, all’interno di un parco pubblico o una proprietà privata, è molto importante. Un albero che cresce solitario ha normalmente un valore maggiore rispetto ad un albero cresciuto in un gruppo o in un boschetto. Un albero vicino alla casa o in un punto focale del tuo giardino tenderà ad avere un valore maggiore. Il luogo, la posizione ed il contributo di un albero al paesaggio sono altri fattori determinanti nella valutazione economica.

Questi fattori possono essere misurati in termini economici e determinano il valore dell’albero; di conseguenza, incidono sul valore della proprietà o del luogo.

Elenco dei controlli da eseguire

Seguendo questi accorgimenti potrai aumentare il valore estetico ed economico del tuo giardino, tutelare l’investimento, prevenire i più comuni problemi e danni e godere di tutti i benefici che offre il verde:

  • Progetta il tuo spazio verde non solo esteticamente ma anche in funzione dei benefici che i singoli elementi (alberi, arbusti ed erbacee) possono fornire. • Quando scegli un albero o un arbusto pensa a come sarà tra 30 o 50 anni.
  • Proteggi e preserva alberi ed arbusti mettendoli a dimora in un luogo che non dovrà essere interessato da scavi e sufficientemente lontano dall’abitazione e dal confine della tua proprietà.
  • Fai foto alle piante per documentarne la forma e la crescita.
  • Verifica il contratto di assicurazione sulla casa: spesso i danni provocati dagli alberi sono rimborsabili e se così non fosse consulta la tua compagnia assicurativa.
  • Mantieni la documentazione rilasciata al momento dell’acquisto e della messa a dimora di alberi ed arbusti, nonché degli interventi che hai fatto o affidato ad un arboricoltore.
  • Consulta regolarmente un arboricoltore professionista, meglio se certificato “European Tree Worker”, così da risolvere problemi strutturali o fitopatologici, prima che causino gravi danni.
  • Non attendere che la chioma dell’albero diventi eccessivamente voluminosa per eseguire una potatura. È meglio intervenire con piccole potature durante tutta la vita dell’albero.
  • Non abbandonare un albero a se stesso: anche gli alberi hanno bisogno di acqua e cure.

 

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07-fogliePensa alla cura degli alberi come ad un redditizio investimento. Un albero ben curato aumenta il suo valore col tempo, riversandolo nel valore della proprietà, abbellendo il paesaggio, purificando l’aria, facendo risparmiare energia, fornendo ombra rinfrescante nella calura estiva o protezione dai venti invernali.

Predisporre un programma di cure preventive per le tue piante significa tutelare nel modo più intelligente l’investimento fatto al momento della messa a dimora. Una manutenzione regolare, studiata per favorire la salute e il vigore della pianta, assicura un costante aumento di valore.
Prevenire un problema è molto meno costoso, sia in termini economici, sia di tempo, che curarne uno quando si è sviluppato. Un programma di manutenzione efficace, che include ispezioni regolari e azioni supplementari di pacciamatura, concimazione e potatura può evidenziare l’insorgere dei problemi e correggerli prima che diventino dannosi o fatali. Considerando che molte specie arboree possono vivere alcuni secoli, l’adozione di queste pratiche colturali è un investimento che ripaga nell’immediato e a lungo termine.

Il controllo degli alberi

Il controllo degli alberi è l’unico strumento di valutazione che consente di accorgersi, per tempo, di eventuali cambiamenti della salute dell’albero e intervenire prima che diventi un problema troppo serio. Praticando regolari controlli sugli alberi adulti, almeno una volta all’anno, possiamo prevenire o ridurre la gravità di una malattia, di un attacco parassitario e altri problemi ambientali. Durante i controlli è importante esaminare 4 caratteristiche riguardanti il vigore dell’albero: le nuove foglie e le gemme, la dimensione delle foglie, la crescita dei rametti e la presenza o meno di rami secchi. Una diminuzione dell’accrescimento di gemme o foglie è un indice, abbastanza affidabile, che la salute dell’albero è recentemente cambiata. Per valutare questo aspetto è necessario comparare la crescita dei tre anni precedenti e determinare se c’è stato un cambiamento sostanziale della vigoria tipica dell’albero. Ulteriori segni della scarsa salute di un albero sono la presenza di degradazioni del legno del tronco (carie del legno) e il deperimento degli apici. Questi, di solito, sono indici di problemi iniziati parecchi anni prima. Il distaccamento della corteccia, una crescita deforme o la presenza di funghi sono segni di una estesa degradazione del legno del fusto. Ogni anomalia riscontrata durante i controlli, inclusa la presenza di insetti potenzialmente dannosi e la presenza di foglie o ramoscelli maculati, deformati, scoloriti o morti, dovrebbero essere annotate e tenute sotto stretta osservazione. Se non siete certi sul da farsi, fate un rapporto delle vostre osservazioni ad un arboricoltore professionista, meglio se certificato, per una consulenza.controllo dell'albero

La pacciamatura

La pacciamatura può ridurre lo stress ambientale offrendo agli alberi un terreno più stabile, fresco ed umido. Il pacciame può prevenire danni meccanici mantenendo le macchine, come i tagliaerba o i decespugliatori, lontano dalla base dell’albero. Inoltre, riduce la concorrenza con le radici dell’erba per l’assorbimento dell’acqua e degli altri nutrienti.
Per essere il più efficace possibile, la pacciamatura deve essere spessa tra i 5 e i 10 cm e coprire l’intera area delle radici che può estendersi anche per 2-3 volte l’ampiezza delle branche dell’albero. Se l’area o la funzione della zona intorno all’albero non permette la pacciamatura dell’intera area, è raccomandabile pacciamare almeno l’area interna alla proiezione della chioma. Quando viene stesa la pacciamatura bisognerebbe avere cura di non coprire la base del tronco dell’albero. L’area libera dovrebbe essere di 10-20 cm dalla base; questo spazio libero è sufficiente per evitare di mantenere in condizioni di eccessiva umidità la corteccia e prevenire le carie del fusto.
Uno strato di 5-10 cm di pacciamatura organica con foglie sbriciolate e non compattate, aghi di pino o frammenti di legno o corteccia può essere sufficiente. La plastica non dovrebbe essere usata perché interferisce con gli scambi gassosi tra suolo e aria; ciò inibisce la crescita delle radici. Strati di pacciamatura maggiori di 12 cm possono anch’essi inibire gli scambi gassosi.

Fertilizzazione

La fertilizzazione è un altro aspetto importante nella cura degli alberi adulti. Gli alberi richiedono terreni ricchi di sostanze essenziali (azoto, potassio, fosforo, ecc.) per il loro sviluppo. In ambiente urbano, gli alberi possono crescere su terreni che non contengono sufficienti nutrienti per una crescita soddisfacente o possono averli esauriti. In queste situazioni occorre fertilizzare il terreno per migliorare la vigoria della pianta e assicurarne un sano accrescimento.
Fertilizzando un albero possiamo migliorarne la crescita; tuttavia, se il fertilizzante non è applicato correttamente, potrebbe non portare benefici o addirittura avere effetti negativi. Gli alberi adulti che hanno crescite soddisfacenti, potrebbero non richiedere fertilizzazione. Quando prendiamo in considerazione una fertilizzazione è importante conoscere quali nutrienti sono necessari e come e quando dovrebbero essere apportati.
Le condizioni del suolo, specialmente il PH e il contenuto organico, variano enormemente, rendendo la selezione e l’uso di un fertilizzante un processo in qualche modo complesso. Quando curiamo un albero adulto, che conferisce un considerevole beneficio e valore a un paesaggio, vale la pena spendere tempo e denaro per eseguire un’analisi del terreno. Ogni arboricoltore è in grado di prelevare dei campioni di terreno e inviarli ad un laboratorio di analisi dei suoli, così da poter determinare il tipo di fertilizzante da somministrare e la giusta dose.
Gli alberi adulti hanno un sistema di radici che si estende per 2-3 volte la dimensione della chioma. Una considerevole porzione di radici assorbenti si trova al di fuori della proiezione della chioma. È importante tenere presente questo fatto quando applichiamo un fertilizzante agli alberi così come al tappeto erboso. Molti fertilizzanti per l’erba del prato contengono principi attivi per contenere le erbe infestanti e fertilizzanti che possono essere dannosi per gli alberi. Quando trattiamo il nostro prato con un erbicida per erbe a foglia larga, ricordiamoci che le radici del prato coesistono con le radici degli alberi. Lo stesso erbicida che uccide le erbe a foglia larga potrebbe danneggiare o uccidere i nostri alberi, se non applicato correttamente. È necessario, anzitutto, determinare la dimensione e l’estensione dell’apparato radicale dell’albero così da applicare il fertilizzante dove occorre.

Potatura

La potatura è l’intervento più comune che si esegue su un albero dopo l’irrigazione. La potatura è spesso auspicabile o necessaria per rimuovere branche o rami morti, ammalati, per migliorare la struttura dell’albero eliminandone i difetti e rendendo l’albero più sicuro. Ogni taglio può modificare la crescita e può essere causa di un danno anche grave se eseguito su grossi rami; nessuna branca dovrebbe essere rimossa senza una precisa ragione.
La potatura di un albero riduce la capacità di fotosintesi, perché rimuove parte delle foglie e, di conseguenza, la capacità di crescita dell’intero albero. Ecco perché la potatura dovrebbe essere eseguita sempre con parsimonia. L’eccesso di potatura è estremamente dannoso, perché, senza sufficienti foglie, l’albero non è in grado di produrre la linfa elaborata necessaria per nutrire ogni sua parte. Conoscere come l’albero risponde alla potatura è importante per eseguire un intervento corretto e questo può saperlo solo un arboricoltore professionista.
Potare alberi adulti richiede attrezzature specifiche, conoscenze scientifiche ed esperienza. Se il lavoro di potatura richiede l’arrampicata su fune, l’impiego di una piattaforma elevabile o l’uso di motoseghe, l’impiego di dispositivi di protezione individuale – imbragatura, occhiali protettivi, cuffie protettive, elmo, e abbigliamento antitaglio - è obbligatorio. L’arboricoltore professionista è in grado di fornire i servizi necessari per eseguire il lavoro in sicurezza e ridurre il rischio di danni alla proprietà. L’arboricoltore professionista, inoltre, è in grado di determinare il tipo di potatura necessaria per mantenere o migliorare la salute, l’aspetto e la sicurezza degli alberi.

Abbattimento

Sebbene l’abbattimento dell’albero sia l’ultima risorsa, ci sono circostanze in cui è necessario rimuovere la pianta. Un arboricoltore può aiutare a prendere una decisione in tal senso essendo in grado di valutare l’opportunità e gli effetti di tutti gli interventi possibili a risolvere il problema. Gli arboricoltori professionisti hanno preparazione ed esperienza, oltre a tutte le attrezzature, necessarie per portare a termine questo intervento in modo sicuro per loro stessi, per gli operatori a terra e senza arrecare danni alla proprietà.
L’abbattimento è raccomandato quando l’albero:

  • è morto, sta morendo o è considerato pericoloso e non è possibile intervenire altrimenti;
  • è causa di eccessivo affollamento e procura o procurerà danni agli altri alberi e la situazione non può essere risolta con la potatura;
  • sarà rimpiazzato da una specie più idonea;
  • impedisce lavori di urbanizzazione pubblica o privata e non è possibile intervenire in altro modo.

Con le giuste cure, gli alberi sono più belli, sicuri e aggiungono valore alla tua proprietà. Alberi abbandonati a sé stessi o eccessivamente potati, d’altra parte, possono diventare davvero pericolosi e sminuire il valore della proprietà e del paesaggio. Gli interventi di potatura o abbattimento, specialmente se di grandi alberi, sono pericolosi e devono essere eseguiti solo da persone preparate ed attrezzate per lavorare in sicurezza. Per maggiori informazioni sulla cura degli alberi contatta un arboricoltore professionista, meglio se certificato “European Tree Worker”. Consulta il sito della Società Italiana di Arboricoltura all’indirizzo web www.isaitalia.org.