In questi giorni la vicenda legata ai corsi e sessioni di certificazione ETW-ETT organizzati da soggetti terzi rispetto alla SIA ha generato parecchio fermento, perplessità e confusione. Il confronto, anche se in qualche occasione animato, focoso ed al di sopra delle righe, è un elemento indispensabile per la vitalità e la crescita di un’Associazione.

Il Consiglio Direttivo ha il compito di promuovere le attività dell’Associazione, tutelare gli interessi ed i diritti della stessa e dei suoi soci, direttamente e/o con il contributo dei soci e lo fa in nome e per conto di questi e dell’Associazione: è questo il mandato che gli viene conferito dall’Assemblea e di cui risponde alla stessa.

Il Consiglio Direttivo, in nome e per conto dell’Associazione, ha anche il diritto e dovere di cercare le soluzioni migliori per dirimere vicende che potrebbero creare tensioni internamente alla stessa e che difficilmente verrebbero comprese dalla stragrande maggioranza dei soci, pertanto questo comunicato vuol essere un atto doveroso di aggiornamento ai soci sulla vicenda, frutto anche dei contatti con le persone coinvolte.

  • Si conferma che la SIA proseguirà con il proprio programma di certificazione ETW ed ETT, servizio che l’Associazione offre a soci e non soci da numerosi anni e che rappresenta un pilastro delle attività statutarie che svolge e che continuerà a svolgere.
    Prosegue l’attività di verifica con le strutture preposte (EAC, ISA) in merito alla legittimità ed all’opportunità che ci sia un altro soggetto certificatore che opera oltre al Chapter ISA. A questo proposito si informa che nei prossimi giorni si terrà a Riga (Lettonia) l’incontro annuale dell’AEC con tutti i referenti delegati dai Chapter ISA ed in quella occasione i nostri rappresentanti chiederanno un pronunciamento chiarificatore sulla vicenda.
    Al rientro da questo incontro sarà convocato un Consiglio Direttivo straordinario allargato ai soci che sono coinvolti in questa vicenda, al fine di verificare e chiarire le reciproche posizioni e disponibilità di collaborazione.
    La crescita culturale può essere stimolata da seminari, workshop, tavole rotonde e la SIA dovrà continuare ed intensificare queste sue attività, ma non è e non potrà essere un soggetto formatore che offre corsi perché non sarebbe opportuno e corretto. Potrebbe dare un contributo definendo delle linee guida che siano coerenti con quelli che sono i principi dell’arboricoltura moderna e che sono alla base della nostra Associazione e su questo fronte c’è ancora molto da fare. I corsi di formazione sono una cosa diversa che non fa parte delle nostre attività e pertanto che ci siano soggetti qualificati che si occupano di questo ambito non rappresenta un problema ma una risorsa.

Ci si auspica che il presente comunicato chiarisca ai più quella che è una situazione delicata ed ancora in evoluzione e contribuisca a rasserenare gli animi.

Si ricorda che la SIA è un patrimonio di tutti i soci e che è dovere di questi, Consiglio Direttivo in primis, tutelare quella che di fatto è l’Associazione di Arboricoltura più vecchia in Italia e con il maggior numero di iscritti e che dovrebbe essere obiettivo comune il fatto che possa essere sempre più considerata come un contenitore di riferimento per la diffusione e lo sviluppo dell’arboricoltura.