Avevamo promesso che la settimana successiva all’evento di Venezia (meeting annuale dell’EAC e celebrazione del ventennale) avremmo pubblicato le classifiche dei campionati di tree-climbing 2012: eccoci qui!
Questo sarà un commento a 6 mani, quelle di Felice Mariani, quelle di Stefano Segato ed in ultima battuta le mie.

Inizialmente pensavo di condensare le loro impressioni in unico documento globale e poi rileggendo quanto avevano scritto ho cambiato idea.

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Felice e Stefano hanno fatto un grandissimo lavoro per organizzare questi campionati, ci hanno messo impegno e passione, la stessa passione che permette alla nostra Associazione di crescere sempre di più, e quindi è giusto rendere pubblico quello che hanno scritto a caldo, a poche ore dalla conclusione della gara con uno stile che è lo specchio di persone, come ce ne sono tante altre, che si impegnano per la crescita della SIA e dell’arboricoltura con i fatti e non a parole.
E’ il secondo campionato che mi trovo a commentare dall’elezione del febbraio 2011 e ad essere sincero, per quanto possa sembrare strano, sono ancora più soddisfatto dello scorso anno e non perché voglia trascurare i problemi o perché non ritenga questo momento come un importante momento della vita della nostra Associazione.
Sono contento perché l’evento è stato bello e ben organizzato, perché come ricordava Felice c’è stato un workshop gratuito di Mark Chisholm e non è cosa da poco, perché la partecipazione è stata numerosa (volontari, concorrenti, sponsor, visitatori e curiosi), ci sono stati tanti giovani concorrenti e perchè c’era proprio un bel clima.
 
Chi organizza i campionati ha il dovere di farlo nella massima serietà, nel rispetto della competizione e dei concorrenti ma non dimentichiamoci che se non ci fossero i volontari (preparatori e giudici) non ci sarebbe nulla. Sono persone che hanno deciso di rinunciare al loro tempo libero per venire a preparare le piante e per fare i giudici o per dare una mano dove serviva (a portare i panini, spostare transenne….), mettendoci il massimo dell’impegno per far divertire tutti, concorrenti e spettatori, senza stare a pensare alle accuse ed alle critiche che sarebbero potute arrivare.camp monza 3
 
Alcuni spunti di riflessione per la prossima edizione:
-l’organizzazione: deve essere più corale, sono troppe edizioni che è gestita da poche persone che vengono spremute e non va bene; tra direttivo ufficiale ed “allargato” ci sono diverse persone che hanno competenze specifiche e che spero il prossimo anno saranno maggiormente coinvolte;
-gestione dei tempi: si arriva alla conclusione del master troppo tardi non pensando che la verifica della classifica finale richiede tempo e che a fine evento la gente è stanca. Si dovrà valutare se rivedere i tempi o se gestire diversamente il workshop;
-giudici: è importante organizzare dei momenti di preparazione/formazione per i giudici prima dei campionati come è stato fatto quest’anno ed è importante avere il contributo di qualche giudice straniero che porti l’esperienza di altre realtà, ma non snaturando quella che è la giuria nazionale che non ha bisogno di essere “commissariata”. Sarebbe bello inoltre se qualcuno tra i tanti climbers italiani che fanno i giudici nei campionati europei mettesse a disposizione la propria esperienza per i campionati italiani, durante l’evento e non solo nei commenti successivi;
-gestione delle classifiche: come spiegato da Felice nei campionati Europei e nei Mondiali c’è uno staff dedicato, noi anche su questo aspetto dobbiamo contare sull’apporto qualificato ma volontario di Andrea B (e meno male che c’è!) e di chi di volta in volta lo supporta. Ci vuole tempo, i programmi cambiano ed i files possono avere dei problemi, le schede sono complesse, i giudici fanno le somme a caldo ed ogni tanto sbagliano, allora devi verificare mille volte per il timore di aver scritto qualcosa di errato e se come quest’anno i concorrenti del master sono molto vicini allora la verifica deve essere ancora più attenta ed intanto il tempo passa e la gente si innervosisce. Da componente di commissioni di appalto dove si decide su contratti da centinaia di migliaia di euro, ritengo che servirebbe un momento di riflessione tra tutti i giudici a fine master, dove prendendosi una mezz’oretta e con le schede alla mano si ragiona su come sono andate le prove per trovare una armonizzazione che non deve correggere ed appiattire i giudizi ma servire a confrontarsi ed valutare se alcune cose sono sfuggite, arrivando a stilare una sorta di commento finale della giuria;
-premiazione: quest’anno si era deciso di premiare non solo i concorrenti ma anche i volontari e purtroppo la lunga verifica della classifica ha portato via troppo tempo ed abbiamo privato tutti i presenti di questo importante momento. Non era nostra intenzione e ce ne scusiamo.
 
Io, come Presidente della SIA, ho il dovere di fare tutto il possibile per garantire la migliore qualità e serietà dell’evento ma allo stesso tempo per riconoscere e tutelare l’impegno dei volontari, indispensabili per qualsiasi attività della nostra Associazione e quindi serenamente ribadisco come sempre che siamo disponibili a fornire spiegazioni, ad accettare le critiche, costruttive e non, ma le accuse nei confronti dei soci e della Associazione non saranno tollerate.camp monza 5
 
Di seguito troverete allegate le schede con i punteggi di tutte le prove e la classifica finale.
Per la prima volta, anche se non è previsto da alcun regolamento, proprio nell’ottica della trasparenza e della condivisione pubblichiamo le schede dei punteggi del master femminile e maschile.
Tenete conto che nella stesura della classifica del master il punteggio di ogni concorrente è la media dei punteggi dei giudici e dalla media vengono esclusi il punteggio minore e quello maggiore.
La prova del master deve tenere conto di bonus e penalità che possono essere legate a tantissimi fattori: al fatto di aver finito la prova nel tempo stabilito ed avendo disinstallato i materiali, nel non aver fatto suonare la campana (buzzer) in una stazione, nel come vengono svolte alcune fasi (installazione della corda ad esempio) a livello di tempi e tecnica utilizzata, nel punto di ancoraggio scelto, giusto per citare alcuni esempi esemplificativi.
E’ come vedete una prova molto articolata, che analizza moltissimi aspetti e che fa riferimento ad un regolamento articolato che, per chi avesse voglia di leggerlo, è disponibile da prima dell’inizio del campionato sul sito della SIA.
 
Complimenti a tutti i concorrenti, agli ospiti stranieri, ai finalisti del master femminile e maschile ed a Giovanni Ugo campione italiano di tree-climbing per il 2012.
 
Al prossimo anno
 
Felice Mariani, Stefano Segato e Gianmichele Cirulli
 
p.s.
nei prossimi giorni pubblicheremo il bilancio dei campionati ed il ringraziamento ufficiali.
 
RISULTATI
Cliccando sui link seguenti sarà possibile scaricare le classifiche: